Scuola, in arrivo significative riforme scolastiche: dal divieto smartphone alla nuova educazione civica. Ecco tutte le novità.
Con l’inizio della scuola, che prenderà il via tra il 5 e il 16 settembre, gli studenti italiani si preparano ad affrontare una serie di rilevanti cambiamenti. L’anno scolastico 2024/25 si preannuncia ricco di novità, dalle nuove normative sulla tecnologia in aula alle riforme nel curriculum educativo. Ecco cosa c’è da sapere su queste modifiche significative.
Scuola, lo smartphone sarà vietato
Il nuovo anno scolastico introduce una riforma significativa nel campo dell’educazione civica. Questa materia avrà un ruolo centrale nel curriculum, con oltre 10 milioni di ore di lezione previste per l’anno 2024/25. L’accento sarà posto sul concetto di Patria, con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza dei valori civici tra gli studenti. Un’altra importante novità riguarda il divieto di utilizzo degli smartphone in classe. Questa misura interesserà circa 4,5 milioni di alunni del primo ciclo, dalla scuola dell’infanzia alla terza media, con l’intento di migliorare la concentrazione e ridurre le distrazioni durante le lezioni.
Riforme nel settore tecnico e formazione dei docenti
Il governo ha anche introdotto la riforma «4+2», che coinvolge gli istituti tecnici e professionali e li collega agli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Questo cambiamento mira a risolvere il mismatch tra le competenze offerte dagli istituti e le esigenze del mercato del lavoro. Inoltre, i docenti beneficiari di funzioni di supporto e coordinamento avranno diritto a 30 ore di formazione retribuita. Questa misura è parte di un’iniziativa più ampia per migliorare la qualità dell’insegnamento e il supporto agli insegnanti.
Altre novità
Alcuni cambiamenti importanti entreranno in vigore il prossimo anno scolastico. Tra questi, il voto di condotta, che influirà sull’ammissione alla classe successiva, e i giudizi sintetici nella scuola primaria. Inoltre, sono previste lezioni extra di italiano per alunni stranieri con competenze linguistiche limitate, e una revisione delle “Indicazioni nazionali”, che stabiliscono gli obiettivi di apprendimento. Le novità indicano un anno scolastico ricco di trasformazioni, che mirano a migliorare l’istruzione e l’inclusione nelle scuole italiane.